Abbondanti piogge di novembre, nel Distretto confermato lo stato di severità idrica “media”
Il Segretario generale Casini: “L’Osservatorio avrà sempre maggiore capacità informativa e previsionale”
Mentre nel Nord Italia continuano a persistere marcati deficit idrici, sulle regioni centrali le abbondanti precipitazioni di settembre e novembre hanno contribuito ad un parziale recupero dei deficit idrici accumulati sul lungo periodo. È il dato emerso dall’Osservatorio permanente sull’utilizzo della risorsa idrica dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, riunito in seduta ordinaria per analizzare gli scenari di “severità idrica” e lo stato di efficienza del sistema delle infrastrutture idriche presenti nel Distretto.
I dati confermano la condizione di severità idrica “media” a livello distrettuale, con un trend positivo già riscontrato nel precedente Osservatorio del 19 ottobre. Le precipitazioni del mese di novembre hanno compensato quelle di ottobre, significativamente sotto la media, per cui i valori degli indici standardizzati di precipitazione calcolati su orizzonti temporali medi (a 3 e a 6 mesi) risultano entro la normalità statistica. Resta invece sostanzialmente invariato l’indice a 24 mesi per quanto riguarda l’area della dorsale appenninica che desta ancora qualche preoccupazione in particolare in relazione ai deflussi sotterranei. Si conferma invece un generale recupero dei deflussi superficiali.
Il Segretario generale Marco Casini ha sottolineato l’impegno dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale a “potenziare ulteriormente l’Osservatorio, che dovrà avere sempre maggiore capacità informativa e previsionale”. Ringraziando per il “fondamentale contributo” le Regioni, Irsa-Cnr, Istat, Ispra, Protezione civile nazionale e tutti gli altri enti attualmente impegnati nell’Osservatorio, il Segretario generale ha annunciato di voler “rafforzare la collaborazione e il dialogo” con i soggetti impegnati a garantire un uso sostenibile dell’acqua e a mettere in campo azioni che possano prevenire situazioni di crisi. In questo quadro si collocano l’ingresso nell’Osservatorio con funzione consultiva di Utilitatis, fondazione senza scopo di lucro che tra le altre cose sta lavorando all’edizione 2023 del “Blue book” riguardante i dati del servizio idrico integrato e l’avvio di una più intensa collaborazione con l’Anbi al fine di accrescere le “capacità di previsione” rispetto a possibili situazioni di crisi idrica.
Tra i dati che saranno acquisiti, che dovranno essere messi a sistema e che saranno di interesse per le finalità e le attività dell’Osservatorio si segnalano in particolare: i dati climatici (temperature e precipitazioni) significativi a livello distrettuale; i dati idrometrici registrati nei principali nodi dei reticoli idrografici; i dati sui volumi invasati nei grandi invasi artificiali; i dati sugli utilizzi della risorsa, sui principali schemi idrici e sugli interventi, programmati e in corso, nei vari settori, ovvero idropotabile, irriguo e industriale.
Tutto il materiale presentato nel corso dell’Osservatorio e il Bollettino Informativo (Anno 2, numero 7), contenente sia il quadro generale del Distretto che le situazioni delle singole Regioni, sono consultabili sul sito web dell’Autorità.
Roma, 15 dicembre 2022