Marta
3 mar 2023

Avviata la task force per risolvere lo stato di emergenza ambientale per l’inquinamento del fiume Marta

  

Avviata la task force per risolvere lo stato di emergenza ambientale per l’inquinamento del fiume Marta

A seguito di numerosi esposti, su impulso del Prefetto di Viterbo Antonio Cananà, è
stata istituita una task force per affrontare i problemi di inquinamento del fiume Marta
e della costa di Tarquinia.

Con il coordinamento dell’Autorità di bacino dell’Appennino centrale, la Regione
Lazio, l’ARPA, la Provincia e il Comando provinciale dei Carabinieri si occuperanno
di monitorare il territorio, al fine di individuare le cause di inquinamento e intervenire
per una loro rapida rimozione.

Lo scorso 28 febbraio si è svolta una prima riunione di coordinamento, organizzata dal
Prefetto di Viterbo. Sono intervenuti, oltre al Prefetto e all’Autorità di bacino, tutti i
soggetti istituzionali interessati, ovvero Regione Lazio, Arpa Lazio, Provincia di
Viterbo, EGATO VT, Comandante provinciale dei Carabinieri forestali
e Comandante
provinciale dei Carabinieri
. Erano inoltre presenti il Presidente della Commissione
Ambiente della Camera, on.le Mauro Rotelli, e il Presidente della Provincia di Viterbo
Alessandro Romoli.

Unanime l’analisi della situazione: il tema dell’inquinamento del fiume Marta e del
litorale di Tarquinia deve essere affrontato in modo concreto, con azioni di
prevenzione e repressione di reati, abusi e cattiva gestione dei reflui urbani.
Il Segretario generale dell’Autorità di bacino, Marco Casini, svolgerà il ruolo di
coordinatore tecnico dell’iniziativa e, in tale veste, ha già fissato un programma serrato
di attività per affrontare il problema e dare una risposta in termini positivi entro
l’estate.

Le prime iniziative partiranno già dal mese di marzo e riguarderanno lo svolgimento di
campionamenti e analisi mirati per avere un quadro aggiornato e completo della
qualità delle acque del fiume Marta, dei suoi affluenti e del mare in prossimità della
foce.

Al fine di associare fattori di pressione ed impatti, assieme alla ricognizione dello
stato di qualità delle acque, saranno effettuati, da parte delle unità specializzate
dell’Arma dei Carabinieri e dell’ARPA Lazio, controlli approfonditi sul rispetto dei
parametri di legge degli scarichi autorizzati, a partire da quelli degli impianti di
depurazione, e saranno effettuate verifiche a tappeto sul territorio per l’individuazione
di eventuali scarichi abusivi o che determinano situazioni di disagio alla cittadinanza o
di inquinamento.

Si è concordato che alle prossime riunioni della task force parteciperanno anche i
Sindaci dei Comuni interessati.