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21 mar 2025

“Insieme per l’acqua: dialoghi per la COP30” - il discorso del Segretario generale AUBAC

Si è svolto questa mattina a Roma l’evento “Insieme per l’acqua: dialoghi per la COP30”, ospitato dall’Ambasciata del Brasile e organizzato in collaborazione con Diplomatia in occasione della giornata mondiale dell’acqua. Un momento di confronto prezioso che ha permesso di analizzare sia le modalità di gestione delle risorse idriche nel nostro Paese, sia le azioni necessarie alla scala globale per far fronte ai cambiamenti climatici. All'iniziativa ha partecipato il nostro Segretario Generale Marco Casini, insieme a Renato Mosca, ambasciatore del Brasile in Italia, Malta e San Marino, Giovanni Castellaneta, Presidente Diplomatia, Stefano Gatti, Direttore Generale della cooperazione allo sviluppo del MAECI, Livia Proserpina, senior land and water office FAO, Ennio Vivaldi, ambasciatore del Cile, Maria de Fatima Jardim, ambasciatore de Angola, Estela Testa, Ceo Pieralisi LATAM, Francesco Buresti, Amministratore Delegato ACEA Acqua, Federico Buffone, Global Relationship Manager Intesa San Paolo e Luigi Patimo, Country Manager Acciona.

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Il Segretario generale AUBAC, Marco Casini

"Durante le prime COP si parlava solo di come limitare l'impatto dell'azione dell’uomo sul clima, ma questo tentativo di prevenzione è fallito. Il 2024, infatti, è stato il primo anno in cui la temperatura ha superato di 1,5 gradi la temperatura pre-industriale, la soglia che gli accordi di Parigi hanno identificato come “il punto di non ritorno”, e negli ultimi 19 mesi siamo stati sempre al di sopra di questo valore. Trent’anni fa nessuno aveva colto il ruolo centrale che la carenza di risorse idriche avrebbe avuto nel nuovo scenario climatico e per questo oggi ci prepariamo a una COP30 in cui si parlerà proprio di acqua, che costituisce probabilmente il problema più rilevante che il riscaldamento globale ci pone davanti: 2,6 miliardi di persone vivono attualmente in una situazione di stress idrico elevato o estremo, entro il 2040 saranno 5,4 miliardi. Oggi paghiamo troppi anni di assenza di programmazione, quantificazione e gestione lungimirante e strategica di questa risorsa".

"L’unica strada - continua il Segretario generale - per mettere in sicurezza non solo il nostro Paese, ma l’intero pianeta, perché parliamo di un’emergenza che riguarda tutti noi, è adattare i nostri sistemi alle nuove condizioni climatiche. Per farlo, è fondamentale disporre di un bilancio idrico, ovvero del rapporto tra domanda e offerta d’acqua, e aumentare la resilienza dei sistemi per ridurre al minimo lo spreco di acqua e recuperarne quanta più possibile".