
Marco Casini ad Agrifood Forum '25 - "Agricoltura vs. Ambiente: causa del problema o parte della soluzione?"
Si è svolto oggi a Roma, presso il Palazzo della Valle, l’Agrifood Forum 2025, la quarta edizione dell’evento sulla sostenibilità agroalimentare, organizzato dalla media company Rinnovabili in collaborazione con Confagricoltura e con il patrocinio di RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), Symbola ed Earth Day Italia.
Tema dell’evento “Agricoltura vs.Ambiente: causa del problema o parte della soluzione?”
I lavori sono stati aperti dal direttore responsabile di Rinnovabili, Mauro Spagnolo, che ha introdotto i partecipanti al panel istituzionale: Marco Casini, Segretario Generale Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale (AUBAC), Sandro Gambuzza, vicepresidente Confagricoltura, Luca De Carlo, presidente della 9a Commissione Agricoltura, turismo, industria e produzione agroalimentare del Senato della Repubblica, Padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione, Basilica di San Pietro, Pierluigi Sassi, presidente Earth Day Italia e Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola e Marco Frittella, giornalista RAI (moderatore).
Nel suo intervento il Segretario generale Marco Casini ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura sia per l’economia italiana che per la salute e la difesa del suolo.

Il Segretario generale AUBAC, Marco Casini
Tuttavia, ha proseguito Casini “l'agricoltura italiana affronta oggi numerose sfide, tra cui certamente quella dei cambiamenti climatici, e delle sempre più frequenti ondate di siccità in particolare, che stanno riducendo la disponibilità di acqua. La sopravvivenza dei sistemi agricoli italiani, basati sulle colture specializzate, dipende sempre più dalla irrigazione. Con 20 miliardi di metri cubi d'acqua utilizzati ogni anno, l’Italia è infatti tra i Paesi europei che maggiormente fanno ricorso all'irrigazione: è seconda in termini di superficie irrigata subito dopo la Spagna e quarta in termini di incidenza della superficie irrigata sulla S.A.U. (Superficie Agricola Utile) dopo Malta, Cipro e Grecia”.
Occorre pertanto, ha concluso Casini, “intervenire per garantire il soddisfacimento dei fabbisogni idrici attraverso la realizzazione di infrastrutture adeguate e allo stesso tempo il settore deve proseguire rapidamente la sua transizione ecologica e digitale verso modelli di agricoltura 4.0 e pratiche agricole sempre più rispettose dell’ambiente”.
In questo quadro AUBAC, nell’ambito delle proprie attività di pianificazione è impegnata nel miglioramento del sistema di monitoraggio territoriale delle grandezze climatiche, idrologiche e degli usi dell’acqua al fine di poter mettere in stretta correlazione i rapporti di causa effetto, chiudere il bilancio idrico e poter giungere ad una corretta programmazione della risorsa idrica.