Marco Casini: “Necessario il coordinamento interistituzionale contro il cambiamento climatico a Roma"
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Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Centrale, è intervenuto oggi al Bioparco di Roma al primo incontro di consultazione pubblica per la Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale.
Roma, 8 febbraio 2024 – "La situazione attuale evidenzia una criticità significativa per il territorio metropolitano di Roma, con una considerevole parte della popolazione esposta a rischi idrogeologici e fenomeni franosi: il 15% della popolazione romana è esposta ad eventi di dissesto idrogeologico, con 400.000 persone che risiedono in aree soggette ad esondazioni e 4.000 persone esposte a fenomeni franosi, di cui 700 sono state registrate nella provincia” è quanto dichiarato oggi da Marco Casini, Segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale, intervenuto nel corso del primo appuntamento della consultazione pubblica della Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale, coordinato da Edoardo Zanchini, Direttore Ufficio Clima Roma Capitale.
Marco Casini, Segretario generale AUBAC
Strategia di adattamento climatico di Roma Capitale
La Strategia individua le priorità di intervento per adattare la città al nuovo scenario, gli obiettivi e le misure per ridurre le vulnerabilità e i rischi.
Il documento individua il quadro delle misure di adattamento che Roma deve mettere in campo entro il 2030 per adattare il territorio di Roma agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici e degli impatti che potranno avvenire al 2050.
Il documento è diviso in tre parti. Una prima parte in cui si presenta una analisi dei dati meteoclimatici, degli impatti in corso e dei rischi, degli scenari futuri di cambiamento climatico. Nella seconda parte si ricostruisce il quadro dei progetti in corso che vanno nella direzione di rendere la città più resiliente agli impatti. Un esempio sono gli interventi sulla rete idrica che hanno consentito in questi anni di ridurre le perdite della rete idrica al 27,8%, contro una media nazionale del 42%. Nella terza parte si individuano gli obiettivi e le misure di adattamento per preparare il territorio di Roma agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici e degli impatti che potranno avvenire al 2050.