Marco Casini: “Ridurre le perdite idriche intervento prioritario per una gestione più efficiente delle risorse"
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Marco Casini, Segretario Generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Centrale, è intervenuto oggi al secondo incontro di consultazione pubblica per la Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale.
"La situazione climatica attuale sta conducendo la risorsa idrica verso una condizione di maggiore criticità, sia in termini di disponibilità che nel rapporto con una domanda in costante aumento. In questo contesto, diventa sempre più cruciale l'attuazione di interventi rapidi, con una pianificazione a medio-lungo termine, per affrontare il persistente peggioramento delle condizioni.
In Italia, riusciamo a raccogliere solo l’11% dell’acqua piovana di fronte ad una media europea di oltre il 25%, con un valore delle perdite che raggiunge il 42% della rete idrica contro un livello europeo che si attesta al 15%".
È quanto dichiarato oggi da Marco Casini, Segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Centrale, intervenuto oggi presso la Rappresentanza "Esperienza Europa - David Sassoli" a piazza Venezia nel corso del secondo appuntamento della consultazione pubblica della Strategia di Adattamento Climatico di Roma Capitale, coordinato da Edoardo Zanchini, Direttore Ufficio Clima Roma Capitale.
Marco Casini, Segretario generale AUBAC
Strategia di adattamento climatico di Roma Capitale
La Strategia individua le priorità di intervento per adattare la città al nuovo scenario, gli obiettivi e le misure per ridurre le vulnerabilità e i rischi. Il documento individua il quadro delle misure di adattamento che Roma deve mettere in campo entro il 2030 per adattare il territorio di Roma agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici e degli impatti che potranno avvenire al 2050.
Il documento è diviso in tre parti. Una prima parte in cui si presenta una analisi dei dati meteoclimatici, degli impatti in corso e dei rischi, degli scenari futuri di cambiamento climatico.
Nella seconda parte si ricostruisce il quadro dei progetti in corso che vanno nella direzione di rendere la città più resiliente agli impatti. Un esempio sono gli interventi sulla rete idrica che hanno consentito in questi anni di ridurre le perdite della rete idrica al 27,8%, contro una media nazionale del 42%.
Nella terza parte si individuano gli obiettivi e le misure di adattamento per preparare il territorio di Roma agli impatti in corso e a quelli prevedibili come conseguenza degli scenari climatici e degli impatti che potranno avvenire al 2050.