Presentata la seconda relazione del Commissario alla Cabina di Regia per la crisi idrica: maggiore vulnerabilità del Paese ai cambiamenti climatici
Si è tenuta il 19 marzo 2024, la terza seduta della Cabina di Regia per la crisi idrica, presieduta dal Commissario Straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua.
Durante l'incontro, è stata presentata, a tutti i componenti dell’organo collegiale, la seconda relazione del Commissario sulle attività svolte e le proposte di azione per affrontare la crisi idrica in corso. Considerata l'ampiezza e il livello di dettaglio, in particolare delle proposte, l'organo collegiale si è riservato di effettuare osservazioni in merito. Pertanto la relazione è da considerasi non definitiva.
Nella relazione, il Commissario illustra le criticità nella gestione degli invasi, in parte già evidenziate nella prima relazione, e in generale, delle infrastrutture dell’approvvigionamento idrico primario, ovvero quelle a monte dei settori di impiego dell’acqua (civile, irriguo, industriale) e di una gestione non ottimale della risorsa.
La relazione mette in evidenza il rapporto tra queste criticità e la crescita della vulnerabilità del paese di fronte agli impatti dei cambiamenti climatici. La modifica delle precipitazioni, infatti, accompagnata da un aumento delle temperature che induce una maggiore evapotraspirazione, sta avendo un impatto diretto sui tassi di ricarica naturale e sulle profondità delle falde acquifere.
Il fenomeno dei cambiamenti climatici sta alterando in modo sostanziale il ciclo idrologico, con conseguenze dirette sulla disponibilità e sulla qualità delle risorse idriche del nostro paese.
La relazione, inoltre, presenta tre proposte di azione, volte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e della conseguente crisi idrica, che possono essere realizzate nell’ambito della disciplina definita dal D.L. n. 39/2023: il finanziamento delle opere prioritarie, l’elaborazione di bilanci idrici aggiornati e di dettaglio (a livello di distretto o sub distretto) e la proposta di estensione di una governance regolatoria per l’approvvigionamento idrico primario.
L'Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale (AUBAC), insieme a tutta la governance della risorsa idrica, è impegnata a lavorare con determinazione per affrontare le criticità gestionali attuali e adottare un approccio integrato e coordinato per affrontare questa sfida. L’obiettivo è migliorare la pianificazione e la gestione delle risorse idriche, promuovere pratiche di utilizzo sostenibile dell'acqua e mettere a terra misure concrete per ridurre la vulnerabilità del paese di fronte ai cambiamenti climatici.