Foto partecipanti Tavolo laghi Albano e Nemi
9 dic 2024

Tavolo Tecnico per i laghi di Albano e Nemi: presentati i risultati ed il Piano di interventi per la tutela delle risorse idriche

  • L'obiettivo è preservare i bacini lacustri e le falde acquifere del territorio 
  • L'Autorità di Bacino ha promosso il primo tavolo tecnico di coordinamento tra soggetti coinvolti: Regione Lazio, Città Metropolitana Roma, Acea Ato 2, Ente Parco Castelli Romani, ANBI e Comuni di Nemi, Albano Laziale, Castel Gandolfo, Genzano. 
  • 15 interventi individuati da AUBAC, per un importo 60 milioni di euro, consentiranno di ridurre la pressione di oltre 5 milioni di m3/anno

Tutelare le risorse idriche e proteggere gli ecosistemi dei laghi di Albano e Nemi, ridurre le perdite e migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche del territorio, indicare gli interventi e coordinare i soggetti coinvolti. È con questi obiettivi che l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appenino Centrale (AUBAC) nel gennaio di quest’anno ha istituto il Tavolo Tecnico per i laghi di Albano e Nemi, i cui primi risultati e il Piano di interventi sono stati presentati oggi in conferenza stampa.

Foto Casini Tavolo laghi Albano e Nemi

Marco Casini, Segretario generale AUBAC

Per l’effetto congiunto di fenomeni climatici come l’aumento delle temperature, e ambientali come l’aumento della popolazione, da molti anni il livello dell’acqua dei laghi di Albano e Nemi è in progressivo calo, con un fenomeno osservabile da tutti. È già accaduto ma – afferma Marco Casini, Segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale – ma in questa occasione il Tavolo Tecnico riunisce e coordina tutti i soggetti, affinché si possano fornire risposte di tipo preventivo, in un’ottica di lungo periodo a tutela sia dei due bacini, ma anche delle falde sottostanti e di tutta la popolazione

Alla presenza dell’Assessore Regione Lazio Manuela Rinaldi, dei sindaci di Nemi e Castel Gandolfo Alberto Bertucci e Alberto De Angelis, del DG di Acea Ato2 Marco Salis e di quello di ANBI Massimo Gargano, il Segretario generale Marco Casini dell’Autorità di bacino ha delineato lo scenario generale del distretto idrografico e le problematiche conseguenti l’aumento delle temperature e la variazione del regime delle precipitazioni.

In particolare, ha evidenziato come sul territorio dei Castelli Romani oltre al clima, abbiano avuto impatto anche il progressivo aumento della popolazione residente (da 210.000 negli anni ‘70 a 356.000 abitanti nel 2023, +67%) e l’impermeabilizzazione dei suoli. Il combinato disposto di questi fattori ha provocato l’abbassamento delle acque dei laghi con un momento particolarmente critico agli inizi degli anni 2000.

Con l’obiettivo di tutelare i laghi, oltre al monitoraggio costante e all’avvio del Tavolo Tecnico che coinvolge Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma, Acea Ato 2, Ente Parco Castelli Romani, ANBI e i Comuni di Nemi, Albano Laziale, Castel Gandolfo e Genzano, l’Autorità di bacino ha individuato gli interventi prioritari e che riguarderanno sia gli Enti locali che l’ente gestore. Questi interventi si aggiungono a quanto l’ente gestore ha messo in campo negli ultimi anni per efficientare il servizio abbassando la percentuale di perdite con una riduzione del prelievo dall’ambiente per oltre 80 l/s ovvero oltre 2,5 milioni di m3/anno nonostante l’incremento di domanda finale) e aumentando l’approvvigionamento da altre reti acquedottistiche mediante nuove connessioni.

Il Piano prevede 15 di interventi prioritari per un ammontare di 60 milioni di euro, che in un arco di 24-36 mesi dal loro finanziamento consentiranno di recuperare oltre 5 milioni di metri cubi all’anno di risorsa idrica. L’Autorità ha già inserito questi progetti nei programmi di finanziamento ministeriali al fine di poter reperire le prime risorse già a partire dal 2025.

Laghi Albano e Nemi, il piano interventi dell’AUBAC, il servizio di Teleambiente