
Piano di gestione delle acque (PGA)
Piano di gestione delle acque (PGA)
La direttiva 2000/60/CE ha istituito un quadro comunitario per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e di quelle sotterranee al fine di prevenirne il deterioramento qualitativo e quantitativo, di migliorarne lo stato ecologico e chimico, nonché di assicurarne un utilizzo sostenibile, basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili.
A tal fine, ciascuno Stato membro ha il compito di effettuare, per ogni distretto idrografico, un esame dell’impatto delle attività umane sullo stato delle acque e un’analisi economica sugli utilizzi delle risorse idriche, e di predisporre e tenere aggiornato un apposito Piano di gestione delle acque comprendente gli obiettivi di miglioramento e le misure strutturali e non strutturali per raggiungerli.
Obiettivi e contenuti del PGA
Il Piano di gestione delle acque elaborato da AUBAC per il distretto dell’Appennino centrale contiene, in particolare:
- un quadro aggiornato delle principali caratteristiche del distretto e dello stato qualitativo e quantitativo delle risorse idriche;
- un’analisi delle pressioni e degli impatti significativi derivanti dalle attività umane;
- una descrizione dei sistemi di monitoraggio delle acque;
- un’analisi economica degli utilizzi idrici;
- gli obiettivi di miglioramento ambientale che si intendono perseguire e le misure individuate per raggiungerli.
Inoltre, nell’ambito del PGA, al fine di coniugare la tutela degli ecosistemi fluviali con la prevenzione del rischio di alluvione, ai sensi della L. 221/2015, AUBAC, in concorso con gli altri Enti competenti, ha il compito di predisporre il Piano di gestione dei sedimenti a livello di bacino idrografico, quale strumento conoscitivo, gestionale e di programmazione d’interventi, che tenga conto delle dinamiche morfologiche del reticolo idrografico e delle necessità di ripascimento naturale degli arenili e di aumento della resilienza costiera.
Elaborazione, riesami e aggiornamenti del PGA
L’elaborazione dei PGA è organizzata secondo cicli di pianificazione di durata sessennale.
Il PGA del distretto idrografico dell’Appennino centrale è stato adottato per la prima volta il 24 febbraio 2010 e approvato con successivo DPCM il 5 luglio 2013 (PGA 2010-2015). Il Piano è stato quindi sottoposto ad un primo aggiornamento nel 2015 (PGA 2016-2021) e ad un secondo aggiornamento, attualmente in vigore (PGA 2022-2027), adottato dalla Conferenza Istituzionale Permanente (CIP) il 20 dicembre 2021 e approvato con successivo DPCM il 7 giugno 2023.
Il 22 Dicembre 2024 ha preso ufficialmente avvio il processo di aggiornamento del PGA 2022-2027, che si concluderà con la pubblicazione nel Dicembre 2027 del nuovo Piano per il sessennio 2028-2033.
Nella seduta del 19 dicembre 2024, con la delibera n. 48, la Conferenza Istituzionale Permanente dell’Autorità ha infatti preso atto del “Calendario, programma di lavoro e misure consultive del Piano di gestione delle acque (PGA 2028-2033)” predisposto da AUBAC.
Il documento da avvio alla fase di consultazione pubblica che avrà una durata di sei mesi ed illustra il programma di lavoro per l'aggiornamento del Piano, gli adempimenti previsti nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, nonché il percorso di partecipazione volto ad assicurare il più ampio coinvolgimento dei soggetti interessati.
Sino al 30 giugno 2025 è possibile inviare per iscritto osservazioni o contributi in merito ai contenuti del documento all’indirizzo pga2833@aubac.it.
Valutazione ambientale strategica PGA 2022-2027
Nota informativa
La valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente naturale è stata introdotta nella Comunità europea dalla Direttiva 2001/42/CE, detta Direttiva VAS, entrata in vigore il 21 luglio 2001, che rappresenta un importante contributo all’attuazione delle strategie comunitarie per lo sviluppo sostenibile rendendo operativa l’integrazione della dimensione ambientale nei processi decisionali strategici.
A livello nazionale la Direttiva 2001/42/CE è stata recepita con la parte seconda del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 entrata in vigore il 31 luglio 2007, modificata e integrata dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 entrato in vigore il 13/02/2008 e dal D. Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 pubblicato nella Gazz. Uff. 11 agosto 2010, n. 186.
La valutazione ambientale di piani e programmi che possono avere un impatto significativo sull’ambiente, secondo quanto stabilito nell’art. 4 del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., “ha la finalità di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione, dell’adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile.
Tra i piani e programmi oggetto di VAS obbligatoria rientrano i piani di bacino distrettuale
Informazione e consultazione pubblica
Al fine di promuovere la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'attuazione della direttiva, nelle fasi di elaborazione, riesame e aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici, sono pubblicati e resi disponibili per eventuali osservazioni del pubblico, inclusi gli utenti:
- il calendario e il programma di lavoro per la presentazione del piano, inclusa una dichiarazione delle misure consultive che devono essere prese almeno tre anni prima dell'inizio del periodo cui il piano si riferisce;
- una valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque importanti, identificati nel bacino idrografico, almeno due anni prima dell'inizio del periodo cui si riferisce il piano;
- copie del progetto del piano di gestione del bacino idrografico, almeno un anno prima dell'inizio del periodo cui il piano si riferisce. Su richiesta, si autorizza l'accesso ai documenti di riferimento e alle informazioni in base ai quali è stato elaborato il progetto del piano di gestione del bacino idrografico